Integrazioni Vitaminiche

Normalmente siamo abituati ad avere a disposizione integratori alimentari utilizzati in caso di necessità. Sicuramente è una nota positiva, molto spesso quello che manca agli individui sono gli strumenti per poter capire quando un integratore è necessario, quando è inutile o nientemeno quando può causare danni. Un discorso a parte va fatto per quanto riguarda l’integrazione vitaminica. E’ fondamentale sottolineare la distinzione fra vitamine idrosolubili e liposolubili. Difatti se le prime (vitamina C e quelle del gruppo B) sono tranquillamente eliminate con l’acqua e non portano a fenomeni di accumulo, le seconde (vitamine A, D, E, K) essendo solubili, nel grasso cercano di depositarsi e in quantitativi alti, raggiungono la tossicità. A eccezione della vitamina D, che è in una certa parte autoprodotta all’organismo, le altre devono essere obbligatoriamente presenti in una dieta corretta ed equilibrata. In soggetti sani che seguono la dieta mediterranea o vegetariana associata all’attività fisica giornaliera in maniera leggera, non è necessario fare uso di integratori vitaminici. Difatti è giusto integrare là dove si possa presentare una mancanza vitaminica nell’organismo o ci si trovi nella situazione tale da necessitare di una aggiunta che vada a complementare i fabbisogni che, con la sola alimentazione non sono stati soddisfatti. Le integrazioni vitaminiche più in risalto sono quelle che riguardano lo sportivo, le donne in menopausa, le donne in gravidanza e in allattamento, i regimi alimentari vegani e, in casi di malattie patologiche.