“Occorre guardare l’albero, non il terreno in cui è spuntato. Non bisogna confonderli per stare bene.”
L’intelletto, il ragionamento, la spiegazione non servono per risvegliare la coscienza, per raggiungere l’illuminazione. Al contrario, stancano l’anima, agitano la quiete interiore e allontanano l’uomo da se stesso, dalla propria essenza. Il pensiero Zen suggerisce di meditare, di azzerare i pensieri, di incontrare il silenzio e la solitudine, di guardare con ammirazione la natura e di fare ogni azione, anche i piccoli gesti della quotidianità, come se si trattasse di un rito.
Il segreto è guidare la coscienza su ciò che stai facendo, immergerti in ogni gesto senza volgere lo sguardo altrove, senza distrazioni e essere totalmente presente all’azione. Stai nel qui e ora. Il linguaggio comune Zen è sinonimo di calma e di pace. Lo Zen ti aiuta a ritrovare la purezza dell’essenza, a lasciar andare gli sforzi inutili che ti portano a deviare rispetto all’inesorabile efficacia dell’anima.